Mai avuta molta fiducia negli studi “scientifici” dei Dipartimenti di Psicologia. Nemmeno se si tratta di uno dei congressi più importanti del mondo e nemmeno se sono i dipartimenti dell’università di Princeton. Ancor meno fiducia ho nelle traduzioni e nelle banalizzazioni che di tali studi fanno i nostri giornali. Però, quando tali studi mi danno un po’ di ragione, la tentazione di affidarmici, lo confesso, mi viene. Quindi cedo alla tentazione; e provo a raccontare un’idea, né originale né fondata, ma che ho in testa da qualche giorno.
Quella che vedete a sinistra è un’immagine tratta dalla homepage di panorama.it (18 febbraio). Se ci andate ora o tra qualche giorno, le facce saranno magari diverse, ma il concetto che le anima (anima?) sarà identico: la biancheria intima femminile aumenta l’utenza e quindi i guadagni. E ciò, sia chiaro, vale per tutti i quotidiani on line, a cominciare dalla mitica colonna destra di repubblica.it, mai avara di questi spunti. Che sono, sempre e comunque, spunti legati all’erotismo. Ancora meglio: legati al corpo femminile come oggetto di attrattiva e desiderio. Definitivamente meglio: legati al corpo delle donne in quanto oggetto.
Ed è bello, senza dubbio, il corpo delle donne. (altro…)
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