Non posso accettare che sul mio nome si sviluppi ancora per giorni e giorni una guerra di parole che sconvolge la mia famiglia e soprattutto trova sempre più attoniti gli italiani.
Queste, a motivazione delle sue dimissioni, sono state le parole di Dino Boffo; che sostiene di essere stato infamato e calunniato; e che forse ha anche ragione. E che dunque non si capisce affatto quali motivi avrebbe per dimettersi.
Ma la verità è che era solo questione di tempo; perché, nonostante le dichiarazioni di facciata, c’è qualcuno che non si può certo permettere che alla guida dell’Avvenire ci sia persona sospettata di omosessualità; e che questo qualcuno avrà preteso le sue dimissioni. E questo qualcuno, naturalmente, non è Vittorio Feltri.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.